mercoledì 24 febbraio 2010

LEGA E PDL TAGLIANO LA SANITA' IN PROVINCIA DI TREVISO


PER TREVISO-UDC


COMUNICATO STAMPA



Camolei: “Gravissimo il taglio nella Usl 9, ecco il prezzo del finto federalismo e delle vane promesse elettorali di chi di giorno chiede voti per il Veneto e di notte taglia diritti e servizi”




“Capisco l’amarezza del sindaco di Villorba, ma la decisione della Usl 9 di effettuare tagli sulle prestazioni non è una cosa che può finire con le scuse a cittadini che, malgrado la pressione fiscale sia aumentata, non ricevono più prestazioni sociali di qualità”.
E’ il commento di Paolo Camolei, capogruppo in consiglio comunale a Treviso di “Per Treviso-Udc”, membro del coordinamento provinciale dell’Unione di Centro e candidato alle prossime elezioni regionali per l’Udc, sulla decisione della conferenza dei sindaci della Usl 9 di tagliare le “prestazioni non strategiche” e garantire solo l’essenziale.
“Gravissimo che si taglino le risorse alle associazioni che nel territorio si occupano della disabilità, delle dipendenze e della salute mentale. Ci raccontano che la sussidiarietà orizzontale, cioè la collaborazione fra il Pubblico e le associazioni di volontariato, sia il cardine del federalismo. Non mi pare proprio sia così. Senza risorse adeguate succederà che queste associazioni non saranno più in grado di operare sul territorio. E chi le farà quelle cose? Il pubblico senza soldi? Se l’idea è quella di razionalizzare per non aumentare la pressione fiscale, si sappia che alla fine o ci saranno meno servizi o i cittadini se li dovranno pagare completamente ti tasca propria”.
“E’ chiaro che il problema riguarda le risorse e che la scarsità dei trasferimenti su cui possono godere gli enti locali è la dimostrazione del fatto che a Roma praticano solo un federalismo che mette in croce le autonomie. Invece di trattenere denao dei contribuenti e non spendere nulla di fonte alla crisi per riempire il salvadanaio con cui preparare la riduzione delle tasse alla vigilia del 2013 - così da assicurarsi un bel cavallo di battaglia elettorale - il governo deve allargare i cordoni della borsa oggi. E non si dica che i soldi non ci sono: i 36 milioni in meno di trasferimenti agli enti locali della nostra provincia non sono razionalizzazioni della spesa, ma il costo delle elargizioni clientelari ai comuni cialtroni, come nel caso dei buchi da centinaia di milioni di euro di Catania e Roma”.
“Mi chiedo con quale faccia tosta si vada in giro di giorno a chiedere voti con lo slogan “prima il Veneto” e di notte si tagli su un diritto fondamentale come la sanità. Siccome le bugie hanno le gambe corte, c’è da sperare che i cittadini trevigiani, al momento di votare, si rendano conto dell’enorme presa in giro a cui sono sottoposti dalle false promesse elettorali”.

Treviso, 24-2-2010

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