martedì 20 ottobre 2009

MODERATI RIFORMATORI E LIBERALI: INSIEME!

COORDINAMETO PROVINCIALE
UNIONE DI CENTRO


COMUNICATO STAMPA


APPELLO DELL’UDC PROVINCIALE: UNITA’ DEI MODERATI LIBERALI E RIFORMATORI



“Ai moderati stanchi del mercato delle vacche che svende l’Italia, il Veneto e la nostra provincia alla Lega diciamo: facciamo subito nella Marca l’unità dei moderati riformatori e liberali per lavorare insieme ad un nuovo soggetto ispirato al popolarismo italiano ed europeo”.
E’ l’appello rivolto oggi da Paolo Camolei, componente del coordinamento provinciale dell’Unione di Centro e capogruppo, in consiglio comunale a Treviso, di “Per Treviso-Udc”.
“Non è un appello rivolto solo agli scontenti della Pdl ma una proposta politica che punta a costruire una alternativa al ricatto politico della Lega, che grazie alla debolezza del Presidente del Consiglio, riesce a tenere in scacco la politica e il Paese. Ma i liberali riformatori, anche a Treviso, hanno una alternativa all’estremismo e ai giochini partitocratici: contribuire a costruire insieme un soggetto politico nuovo, moderato nei modi ma profondamente riformista, capace di costruire su valori condivisi quella modernità liberal-democratica di cui si sente un urgente bisogno”.
“Ai balletti di nomi per questa o quella carica l’Unione di Centro trevigiana preferisce la discesa sul piano della proposta e dei programmi, per una politica che torni ad essere fatta di idee e non di caselle con posti di potere da riempire. Il nodo Galan, qualunque sarà l’epilogo della vicenda, ha posto una questione politica che i liberali della Pdl non possono più eludere, sempre che non si voglia proseguire a sacrificarsi in nome degli accordi siglati ad Arcore che non tengono in minima considerazione il territorio. Per questo il percorso della cosiddetta Lista Civica, proposta dal segretario regionale De Poli all’attuale governatore della Regione, può trasformarsi, da scelta tattica e contingente, a progetto di unità dei moderati riformatori contro i conservatorismi di destra e sinistra. E questo cammino può iniziare concretamente anche a Treviso, per aprire spazi e prospettive nuove alle imposizioni della Lega e al quel metodo di governo del Carroccio che coltiva e gestisce la paura ma non risolve i problemi concreti dei cittadini”.

Treviso, 20-10-2009

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