martedì 9 giugno 2009

I MERITI DELLA LEGA, UNA SFIDA PER GLI ALTRI

Non c’è dubbio: la risposta alle paure della globalizzazione, ai timori per la crisi, alle incertezze di un quadro politico sempre più smutandato, abbiamo risposto con un voto iperlocale, comunitario, identitario.
Ma la crocetta sopra al simbolo della Lega non è solo sintomo di chiusura e paura: credo vada dato merito – e atto – al Carroccio di essere il partito che meglio interpreta il rapporto con il territorio.
Penso che la lezione, che non è di oggi ma è stata solo confermata dalle ultime elezioni, sia piuttosto ovvia: nell’epoca del candidato mediatico, dello strapotere della comunicazione, della tentazione dell’immagine e della personalizzazione come inizio e fine della strategia per arrivare al consenso, vada riscoperta la politica come servizio.
Di quello che i leghisti dicono e pensano io non condivido più quasi nulla. Ma non posso non riconoscere la loro abilità nel mettersi, o quantomeno dare l’impressione di farlo, “a disposizione”. Per questo sono popolari, interclassisti, trasversali. Per questo vincono.

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