lunedì 8 giugno 2009

EUROPEE

Quanto vale il fatto che Berlusconi si sia fermato a quota 36? Praticamente nulla, se non che questa è, nella logica del referendum pro o contro e rispetto ai suoi appelli e millantati sondaggi, una microsconfitta. Esce sconfitto non il Pdl, o la sua politica, ma la brama di plebiscito.
Detto questo, l'alta astensione e il fatto che si trattasse di elezioni europee dovrebbero secondo me consegnare tutto ad una dimensione di commento un po' meno frenetica.
Il vero dato politico, per così dire, è la netta e abbondante maggioranza al gruppo popolare a Strasburgo, per quello che tutto ciò vorrà dire in termini di scelte politiche su molti temi.
Vedo sui blog e su facebook che nel Pd c'è una certa soddisfazione per il fatto che Berlusconi non abbia oltrepassato quota 40: mi pare una vittoria di Pirro, anzi neppure quella.
Semmai il vero nodo è un altro: esce sconfitto il bipolarismo bipartitismo bramato dal Pd e da Berlusconi, e questo per merito della lega, dell'Udc e dell'Italia dei Valori.
Una ragione in più per non votare al prossimo referendum capestro sulla legge elettorale, con cui i pesci grandi della politica italiana vorrebbe mangiarsi i piccoli, a dispetto di quello che pensano gli elettori.

1 commento:

  1. Vorrei sapere tu al referendum cosa voti

    Alice Vendramin
    Oderzo

    vendraprinc@libero.it

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