martedì 14 aprile 2009

IL BALZELLO AI DISABILI

Ieri, cioè il Lunedì di Pasqua, sono stato interpellato da un amico giornalista de La Tribuna di Treviso sull'ennesima evoluzione polemica della questione che riguarda il Park della Vittoria. Mi sarebbe piaciuto, ma ovviamente io sono solo un consigliere comunale e quello di cui di vi sto parlando è una vicenda a respiro provinciale,che Alessandro Zago mi avesse chiesto della "tassa" che gli istituti che si occupano dell'assistenza dei disabili hanno deciso di applicare sulle famiglie. da 30 a 90 euro, per l'esattezza.
Petrchè capisco le argomentazioni di Liviana Scattolon, presidente della Conferenza dei Sindaci, che in mancanza di adeguata copertura finanziaria da parte degli enti locali - soprattutto la Regione - ha detto: o si chiedeva la compartecipazione alle famiglie o si chiudeva e non si erogavano più i servizi.
Ma che Stato è quello che abbandona le persone in condizione di bisogno, che smette di garantire a tutti una copertura sanitaria e di assistenza di qualità e che discrimina sulla base del censo? Perchè la storia è esattamente così: chi non paga perderà il posto. Tradotto: chi non può pagare (30 o 90 euro forse non fanno una grande differenza, forse; ma per qualcuno si tratta di una spesa in più che comunque pesa sul bilancio familiare) non sarà assistito.
Nello stesso giorno in cui Tribuna di Treviso riporta questa notizia, con il commento del consigliere regionale del Pd Bottacin che si "fa portavoce" di quelle famiglie, a pagina 9 leggo dei superstipendi dei superdirgenti delle Usl regionali: circa 13 mila euro al mese.
Guardate: non sarò io a fare polemica paupersista. Sono convinto che chi lavora bene, con professionalità, capacità e risultati, debba essere giustamente remunerato adeguatamente. Ma non posso nascondervi che davanti alla richiesta di pagare, fatta alle famiglie che hanno un disabile ospite di un centro di assistenza, i superstipendi dei supermanager, i super premi e tutti i superprivilegi della casta poltica, o di quella a nomina poltica, un po' fanno pensare ad uno Stato che sa riconoscere, tra virgolette, il merito dei potenti, ma che non sa più proteggere le persone deboli che hanno bisogno.

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