venerdì 8 maggio 2009

CANONE FOGNARIO

Avrete, credo, letto la polemica sui giornali, relativa alla "querelle" tra me e l'assessore Zugno sulla questione dei requisiti necessari per richidere il rimborso. Per questo pubblico il comunicato stampa che ho inviato ai giornali, in cui spiego chiaramente cosa dice il parere della Corte dei Conti.

Per la restituzione del doppio canone fognario è illegittimo l’onere di allegare fatture e quietanze

Lo dice proprio il parere inviato dalla Corte dei conti al Comune di Treviso.


“Proprio in ragione del contenuto del parere della Corte dei Conti confermo tutti i miei dubbi sulla modulistica approntata dal Comune per la restituzione del doppio canone fognario”.
Paolo Camolei risponde così alle accuse dell’assessore Zugno.
Spiega Camolei: “La Corte dei Conti Veneto, nel parere reso il 23 aprile proprio su richiesta del Comune di Treviso, dice esattamente il contrario di quello che continua inopinatamente a sostenere l’Assessore sull’onere di allegazione, cioè sull’obbligo, inesistente e se richiesto illegittimo di documentare le domande di rimborso con fatture e quietanze, relativamente al pagamento del canone e ai servizi di espurgo di vasche per utenze non collegate alla rete fognaria.
La Corte evidenzia infatti che, mentre prima dell’emanazione della L. n. 13/2009 si poteva pensare che le domande di rimborso operassero sul piano privatistico, e che quindi il principio da applicarsi fosse quello dell’onere di allegazione proprio di ogni domanda di restituzione di indebito, dopo l’introduzione dell’art. 8 sexies della L. 13/2009 (cioè proprio la “disposizione-beffa” dovuta all’intervento del senatore trevigiano Stiffoni, che consente ai Comuni di dilazionare in cinque anni la restituzione e legittima un rimborso parziale prevedendo la deducibilità delle spese sostenute per la realizzazione degli impianti di depurazione) e l’obbligo imposto agli Enti locali di emanare atti amministrativi volti a quantificare l’importo da restituire hanno fatto mutare la prospettiva, determinando il passaggio dal piano del diritto privato a quello del diritto pubblico”.
“Questo significa in maniera incontrovertibile che gli obblighi imposti all’Amministrazione dall’art. 8 sexies in ordine all’emanazione di atti determinativi del quantum “pongono a carico dell’Amministrazione pubblica i conseguenti adempimenti sulla base della documentazione già detenuta” (testuale, pag. 7-8 parere C.d.C.)”.
“E tutto questo malgrado sia pur vero che la Corte precisi anche che si è ancora in attesa (come previsto dal 4° comma dell’art. 8 sexies) dell’emanazione dei decreti con cui il Ministro dell’ambiente determinerà i criteri per il calcolo dei costi di progettazione da dedurre dal rimborso, e che quindi la problematica presenta ancora aspetti non completamente definiti. Ma è anche evidente che al momento attuale risulta ormai del tutto illegittima l’imposizione dell’onere di allegazione”.
“A questo punto - ha detto Camolei - c’è da auspicare che l’Assessore Zugno si affretti, come egli stesso aveva preannunciato nel suo ultimo intervento in Consiglio, a comunicare ai cittadini di Treviso la superfluità dell’allegazione delle fatture e quietanze richieste fino ad oggi, rivendendo la modulistica già predisposta. Questa non è una questione politica, ma di rispetto per le regole e per i cittadini, a cui francamente non credo sia giusto applicare meccanismi burocratici onerosi e per certi versi persino persecutori”.
“Quanto alla questione Aertre – ha concluso Camolei – Zugno può ben definirmi trombato. E’ un insulto che scivola senza fare danni sul piano inclinato della mia indifferenza. Del resto, se così si può dire, sono io stesso ad aver fatto e detto di tutto, come ricordano le cronache dei giornali, per essere trombato in una situazione che non corrispondeva più al lavoro che era stato da me svolto come presidente di Aertre, con un piano industriale e un assetto su cui io non potevo più riconoscermi. Dell’associazione “Per Treviso”, poi, sono orgoglioso. E la nostra esperienza elettorale vale il 7,1% dei voti dei trevigiani. Secondo me non è poco”.

Treviso, 5 maggio 2009

1 commento:

  1. Signor Camolei, seguo con interesse la vicenda perchè sono un cittadino teoricamente interessato alla questione dei rimborsi. ma devo ammettere che tra quello che ci dicono gli uffici comunali e le polemiche che leggo sul giornale faccio fatica a capirci qualche cosa.
    Spero che presto riuscirete a darci un quadro più completo.
    Grazie per la sua attenzione. Carlo Zottin, Treviso

    RispondiElimina