martedì 23 giugno 2009

IRAN, SABATO DI SANGUE

BALLOTTAGGI: CESA, PER UDC NESSUNA POLITICA DEI DUE FORNI

(ANSA) - ROMA, 23 GIU - l' Udc non ha adottato la politica
dei ''due forni'' in queste elezioni amministrative. Lo afferma
il segretario dei centristi Lorenzo Cesa, in collegamento
telefonico con Radio Anch'io.
In sostanza, Cesa sottolinea che le alleanze decise dal suo
partito a livello locale, con il centrodestra ed il
centrosinistra, hanno preso in considerazione esclusivamente
chi, nei due schieramenti, ha ''preso a cuore'' le proposte
dell'Udc. E questo non prefigura nessuna alleanza in vista di
altre tornate elettorali.
Cesa ha aggiunto che le scelte fatte dall'Unione di centro a
livello locale per i ballottaggi rappresentano anche la risposta
all'arroganza di qualche leader locale nei confronti dei
centristi. (ANSA).

ZUGNO? UN PASSO INDIETRO

PER TREVISO-UDC

COMUNICATO STAMPA



“Il sindaco Gobbo prenda atto del bisogno di intervenire sulla gestione della politica finanziaria del Comune”




“E’ tempo che il sindaco Gobbo prenda atto del bisogno, non rinviabile, di mettere mano alla politica finanziaria del Comune di Treviso e riportarla nell’alveo della diligenza e della perizia che servono quando si gestisce il denaro dei cittadini. Lo scontro con l’assessore regionale al Bilancio dimostra che non stiamo parlando di cose “politiche” ma tecniche, che hanno a che fare con la competenza. Non è detto che un buon commercialista sia anche un ottimo amministratore pubblico”.
Paolo Camolei, capogruppo in Consiglio Comunale di “Per Treviso-Udc” è intervenuto con queste parole per commentare la polemica a distanza, sullo sforamento del patto di stabilità da parte di Treviso , tra l’assessore al Bilancio della Regione Isi Coppola e quello del Comune di Treviso Fulvio Zugno.
“Si tratta dell’ennesimo episodio sintomatico di una gestione che non è quella di cui ha bisogno un ente pubblico. Dalle modalità e dagli esiti della trattativa sull’aeroporto all’enorme avanzo di bilancio accumulato alla fine del precedente mandato, dall’esercizio provvisorio alla pessima gestione del caso doppio canone, è chiaro che siamo in balia della confusione più totale. Il problema non è politico ma tecnico: ci si renda conto, come in passato è stato fatto con coraggio ad esempio da Gentilini, che a volte negli assessorati c’è bisogno dei operare un ricambio”.
“Non chiedo le dimissioni di Zugno, preferisco invitarlo a fare un passo indietro. Non mi interessa di mettere in difficoltà la maggioranza, perché credo che questa situazione abbia a che fare con il buon governo cittadino, non con lo scontro fra partiti. Per questo mi aspetto da parte del Sindaco, della Giunta e anche da parte di Lega e Pdl, il riconoscimento della situazione. In casi contrario, allora sì l’imperizia diventerebbe responsabilità politica, di cui rispondere alla cittadinanza. In questa fase delicatissima per i bilanci degli Enti Pubblici, la gestione finanziaria del Comune di Treviso richiede, evidentemente, maggiore efficienza. E’ un fatto a cui non si può sfuggire”.


Treviso, 22-6-2009