martedì 16 marzo 2010

PICCOLE GRANDI SOPRAFFAZIONI ELETTORALI


D'accordo: lo fanno tutti e, dicono, si è sempre fatto.
Ma sarà anche perchè io sono alla mia prima elezione regionale,ma questa cosa della guerra dei manifesti, cioè coprirsi a vicenda, proprio non la capisco.
Mi dicono i miei esperti di comunicazione che il manifesto non becca un voto; io evidentemente ho chiesto loro perchè gli abbiamo fatti, e la risposta, disarmante, è stata: perchè si deve, vedi mai che a qualcuno la faccia piace.
Scherzi a parte, in tre giorni ho coperto la città, negli spazi in cui potevo, del mio bel faccione. In tre ore gli attacchini della Lega hanno coperto tutto. Mica solo i miei: anche gli altri di quella riga.
La risposta della mia squadra è stata: e noi copriamo i loro. Ah, sì? E per quanto giocheremo al gatto e al topo che si rincorrono? Risposta: fino a domaneica mattina.
Ok. Quindi la sopraffazione, per quel che vale, del manifesto è, a tutti gli effetti, un legittimo strumento di campagna elettorale.
Segno dei tempi, anzi dello stato penoso con cui facciamo politica in questo Paese, a contare, ad essere un metodo, sono le piccole e grandi sopraffazioni

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