mercoledì 3 febbraio 2010
POVERI, FARE UN RICOVERO O APRIRE LA STAZIONE DI NOTTE?
PER TREVISO-UDC
COMUNICATO STAMPA
Galzignato e Camolei: risolvere il problema dei senza tetto a Treviso aprendo la stazione è una proposta assurda e degradante della dignità delle persone
La coordinatrice provinciale e il capogruppo in consiglio Comunale: servono soluzioni vere, non l’istituzionalizzazione della residualità sociale
“Risolvere il problema dei senza tetto aprendo la stazione dei treni alla notte è una proposta non solo assurda, ma degradante della dignità di persone che andrebbero aiutate in maniera concreta, non mettendo a disposizione panchine, il pavimento o un sottopasso. Serve un ricovero vero e, soprattutto, nuove e più efficaci politiche pubbliche di contrasto al disagio sociale estremo”.
Lo hanno detto oggi Gianna Galzignato, coordinatrice provinciale dell’Unione di Centro, e Paolo Camolei, capo gruppo, in consiglio comunale a Treviso, di “Per Treviso-Udc”.
“Le parole dell’assessore Michielon, che curiosamente prende ispirazione da una provocazione del consigliere Atalmi – hanno detto i due esponenti dell’Udc trevigiana – suonano come una istituzionalizzazione dell’indigenza, del degrado e della esclusione, quando invece, di fronte all’aumento delle situazioni di residualità sociale, il Comune avrebbe il dovere di intervenire con strumenti di welfare vero, coordinandosi con la Provincia, i comuni contermini e le associazioni di volontariato. Ma il sociale non è evidentemente un punto di forza della Giunta. E l’assessore Michielon, con quella dichiarazione, ammette di non avere la più pallida idea sul cosa fare”.
“Siamo di fronte ad una situazione di emergenza crescente che merita, da parte delle istituzioni, risposte concrete che tutelino la dignità delle persone. L’idea di aprire la stazione alla notte, invece che pensare ad un ricovero vero, significherebbe una resa della comunità cittadina di fronte all’umiliazione della povertà estrema”.
Treviso, 3-2-2010
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